Rimozione tatuaggi

La Rimozione tatuaggi  è  sempre più diffusa e sono sempre più le persone che decidono di cancellare la comunicazione con  il proprio corpo con immagini di ogni tipo.

Può capitare, però, che una decisione presa in un certo momento della propria vita non risponda più alle esigenze del presente, per cui si vorrebbe cancellare quanto è stato “inciso” in passato sulla propria pelle.  Una condizione che ricorre soprattutto in questo periodo dell’anno, alla fine dell’estate. Molte sono le richieste di rimozione di tatuaggi, ma queste sono sempre possibili?  è possibile rimuovere i tatuaggi?  «In genere sì, ma non tutti con gli stessi risultati.

 I più semplici da togliere sono quelli con colorazioni nere e rosse. Difficili, se non impossibili da eliminare sono invece quelli con tonalità bianche o gialle».A che cosa è dovuta questa differenza?  «Al fatto che la rimozione dei tatuaggi viene effettuata con l’utilizzo di speciali laser che non hanno la lunghezza d’onda giusta per incidere su colori chiari come bianco e giallo».

 Con quale tecnica vengono rimossi oggi i tatuaggi?  «Vengono utilizzati laser di ultima generazione, come il tipo di laser detto Q-switchato che utilizziamo , con cui si può lavorare con velocità e precisione. Ciò non toglie che la rimozione di un tatuaggio sia un intervento che richiede un tempo abbastanza lungo».  Quante sedute possono servire?  «Con questi laser veloci possono essere necessarie 10-15 sedute di circa 40 minuti l’una. Teniamo conto che con laser di precedenti generazioni si poteva dover arrivare anche fino a 20 sedute…».

 La rimozione dei tatuaggi lascia cicatrici?  «Cicatrici no, rimangono delle discromie, cioè delle alterazioni della pigmentazione della pelle».  Il pigmento che viene cancellato con la rimozione, dove va a finire? «Il pigmento rimosso viene inglobato dalle cosiddette cellule-spazzino, o macrofagi. Sono però in corso studi scientifici che stanno cercando di verificare dove vada a finire il pigmento, cioè se effettivamente viene eliminato o se invece rimane in circolo nel corpo».  L’esigenza della rimozione di tatuaggi nasce da diverse ragioni: Perché il disegno è troppo evidente  Perché con il tempo il tatuaggio si è modificato   Perché evoca ricordi che si vogliono dimenticare   Per farne un altro nella stessa zona

Quando diventa più difficile rimuovere un tatuaggio?  Un tattoo è più difficile da cancellare quando:  è recente; la quantità di colore è eccessiva; è realizzato con determinati pigmenti. Il laser, infatti, agisce in modo più efficace sui colori scuri come il blu e il nero, mentre risultano più difficili da eliminare il giallo, il bianco e il rosso. Sono più complessi da cancellare anche i tatuaggi sfumati e realizzati con più pigmenti;

Il colore è intenso. Più grande è l’intensità dei pigmenti, maggiore è la quantità di inchiostro per centimetro quadrato di pelle. In questi casi sono necessarie più sedute; l’inchiostro è penetrato in profondità. In situazioni simili, il laser deve agire a fondo sotto la superficie della cute, con un rischio maggiore di lasciare cicatrici. La profondità è un fattore difficile da prevedere: dipende in parte dal tatuatore ma anche dal tipo di pelle e dalla sua reazione all’inchiostro;

La pelle è scura. In questi casi, la cute trattata può rimanere chiara per diversi mesi e riacquistare il suo colore naturale solo con il tempo  la sede su cui è stato realizzato è delicata. Particolarmente difficili da trattare sono il dorso delle mani e dei piedi, la pelle del viso, quella del collo e la cute che ricopre le zone di flessione degli arti.

Link Utili:

La blefaroplastica è una procedura di chirurgia plastica atta alla ricostruzione o alla correzione delle palpebre. Viene effettuata per rimuovere le borse adipose sopra e sotto agli occhi, attenuare le rughe e rendere lo sguardo meno appesantito e triste. Talvolta può facilitare la vista e affaticare meno l’occhio.
L’intervento limita il processo di invecchiamento nella zona palpebrale ma non in modo definitivo.

Indice di Navigazione Blefaroplastica Milano

L’intervento

Prima dell’esecuzione dell’intervento verranno effettuati dal medico i disegni pre operatori. Essi segneranno il tipo di asportazione da eseguire e le zone di incisione.
L’esportazione dell’eccesso di pelle della palpebra superiore viene eseguita incidendo la piega che si forma quando l’occhio è in posizione aperta. Attraverso questa procedura si rimuovono anche le borse adipose superiori.
L’esportazione delle borse di grasso della palpebra inferiore può essere effettuata incidendo:La congiuntiva così da eliminare solo il tessuto adiposo della borsa sottopalbebrale oppure al di sotto delle ciglia inferiori così da esportare la pelle in eccesso.

Decorso post operatorio

Sulle incisioni vengono posti dei cerotti che lasciano al paziente la possibilità di vedere. Vengono prescritti di norma antidolorifici, collirio e antibiotici in modo da prevenire le infezioni.
I punti di sutura vengono rimossi dai tre ai cinque giorni dopo l’intervento. (Wikipedia)

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