Arriva l’estate, il corpo si scopre e, per molti il Laser per smagliature significa fare i conti con inestetismi nuovi o vecchi lasciati da diete, alterazioni ormonali,
Per le donne anche la gravidanza. Si tratta delle smagliature, vere e proprie cicatrici di color e rosso quando la stria si è appena formata, oppure di colore bianco-perlaceo quando invece sono ormai presenti da tempo. Chiamate anche strie atrofiche, possono comparire a qualunque età sulla pelle di uomini e donne, dai polpacci all’addome e al seno, fino a fianchi, glutei, braccia e schiena.
«Le smagliature sono un inestetismo molto comune e temuto – spiega la dott.ssa Marta Brumana, responsabile di dermatologia di Humanitas San Pio X -, e per questo molti cercano varie soluzioni per eliminarle. Creme e sieri possono aiutare a prevenirle, ma per eliminarle è necessario ricorrere a trattamenti laser, oggi più efficaci e selettivi per il tipo di smagliatura da trattare».
Come si eliminano le smagliature con il laser? Le smagliature compaiono quando la pelle perde elasticità per diverse cause che provocano carenza o danneggiamento del collagene fisiologicamente prodotto dalla pelle. «Il trattamento oggigiorno più efficace per la loro rimozione è il laser – sottolinea l’esperto di laserterapia -. Grazie a un raggio di luce emesso secondo specifici parametri, la pelle segnata dalla smagliatura si scalda e per effetto di un meccanismo chiamato stress termico, generato da un fenomeno noto come fototermolisi, le fibre di collagene vecchio vengono riorganizzate e nuovo collagene viene prodotto dal derma proprio nell’avvallamento creato dalla stria atrofica.
In pratica, i laser utilizzati per il trattamento delle smagliature hanno la funzione di indurre calore in profondità del derma e innescare la naturale difesa della pelle quando viene sottoposta ad un repentino innalzamento termico. Questo stimola la produzione di nuovo collagene che tende a riorganizzarsi in nuovo collagene e riparare la cicatrice lasciata dalla smagliatura sulla pelle.
Infine, laser di ultima generazione permettono di sfruttare il naturale processo di autoguarigione della pelle per eliminare le smagliature, specie quelle recenti e non troppo profonde, andando a stimolare in profondità la produzione di collagene e altre proteine senza alterare lo strato superficiale della pelle e inducendo una importante risposta in termini di ricompattezza ed elasticità della cute».
Ad ogni smagliatura la sua luce, anche al sole Colorazione del raggio emesso dal laser, quantità e durata dell’energia prodotta dagli impulsi possono cambiare in base al tipo di smagliatura da trattare. «Ogni laser – continua il dottor Bianchi – agisce secondo una precisa lunghezza d’onda e colorazione: i laser giallo-verde, ad esempio, sono particolarmente indicati per la frantumazione della pigmentazione tipica delle smagliature rosse, quelle più recenti.
In particolare, questi laser agiscono con un’emissione potente di luce a breve durata, come un impulso o spot di luce, che stimola la fototermolisi in modo selettivo solo sul colore della smagliatura presente sulla cute, preservando il derma sano intorno.
Infatti, per il trattamento delle smagliature bianche atrofiche, ovvero le strie più datate, i laser utilizzati sono più invasivi, detti anche ablativi risultato sull’eliminazione delle smagliature trattate dipende sia dall’effetto rigenerativo del derma danneggiato che viene sostituito da nuovi fibroblasti che vanno a colmare l’avvallamento sulla cute dato dalla stria, sia dall’età della stria.
Link Utili:
La blefaroplastica è una procedura di chirurgia plastica atta alla ricostruzione o alla correzione delle palpebre. Viene effettuata per rimuovere le borse adipose sopra e sotto agli occhi, attenuare le rughe e rendere lo sguardo meno appesantito e triste. Talvolta può facilitare la vista e affaticare meno l’occhio.
L’intervento limita il processo di invecchiamento nella zona palpebrale ma non in modo definitivo.
Indice di Navigazione Blefaroplastica Milano
L’intervento
Prima dell’esecuzione dell’intervento verranno effettuati dal medico i disegni pre operatori. Essi segneranno il tipo di asportazione da eseguire e le zone di incisione.
L’esportazione dell’eccesso di pelle della palpebra superiore viene eseguita incidendo la piega che si forma quando l’occhio è in posizione aperta. Attraverso questa procedura si rimuovono anche le borse adipose superiori.
L’esportazione delle borse di grasso della palpebra inferiore può essere effettuata incidendo:La congiuntiva così da eliminare solo il tessuto adiposo della borsa sottopalbebrale oppure al di sotto delle ciglia inferiori così da esportare la pelle in eccesso.
Decorso post operatorio
Sulle incisioni vengono posti dei cerotti che lasciano al paziente la possibilità di vedere. Vengono prescritti di norma antidolorifici, collirio e antibiotici in modo da prevenire le infezioni.
I punti di sutura vengono rimossi dai tre ai cinque giorni dopo l’intervento. (Wikipedia)